Il progetto Sferisterio Experience nasce per aprire il teatro a nuove formule di turismo: un’esperienza marchigiana a cavallo fra opera, turismo, formazione ed eccellenze del territorio maceratese.
Siamo abituati a pensare al teatro come a un tempio: un intoccabile luogo di cultura, in cui si entra in punta di piedi e da cui altrettanto in punta di piedi si esce. Invece ci dimentichiamo che il teatro, secoli fa, era il luogo pop per eccellenza: a teatro si socializzava, si siglavano affari, si faceva gossip; si mangiava, persino!
Ecco allora che nasce il progetto Sferisterio Experience, che spalanca le porte del teatro a una nuova forma di turismo partecipato.
Lo Sferisterio
Con la sua pianta semicircolare e un palcoscenico lungo quasi 100 metri, quella dello Sferisterio è una struttura più che rara: è l’unico teatro all’aperto all’italiana, ossia dotato di palchi. Nasce già con un’anima popolare: viene progettato nel 1823 per volere di un gruppo di cittadini, i Cento Consorti, che desideravano donare alla città una struttura dedicata al gioco della Palla al Bracciale.
Quante cose sono successe all’interno di quelle mura! Giochi, circhi equestri, cacce di tori. Poi, nel 1921, il conte Pier Alberto Conti ha un’idea rivoluzionaria, portare l’opera allo Sferisterio. Va in scena Aida e i maceratesi scoprono l’incredibile: lo stadio progettato per la Palla al Bracciale ha un’acustica eccezionale. Il resto è storia.
Oggi lo Sferisterio ospita il Macerata Opera Festival, uno fra i più apprezzati festival operistici d’Europa, e porta ogni anno in città più di trentamila spettatori da tutto il mondo. E dunque: può l’“esperienza Sferisterio”, per tutte queste persone arrivate da lontano, ridursi a una serata di gala – e poi tutti a casa? Certamente no.
Da qui nasce Sferisterio Experience, un progetto targato Cultura e Digitale by Esserci Lab che punta a far “vivere” lo Sferisterio come luogo di aggregazione. Non più un evento che inizia e finisce con lo spettacolo, ma un’esperienza che ci conduce alla scoperta di quel luogo magico che è il teatro e che fa parte di un più ampio percorso turistico. Con Sferisterio Experience non si va soltanto all’opera, ma si scopre il backstage (Lo Sferisterio Segreto, Opera iPad) e si gustano le eccellenze marchigiane (Aperitivi sul Loggione e Vip Packages). Non solo: il Macerata Opera Festival esce dallo Sferisterio per instaurare un solido legame con il territorio, con le iniziative di Opera Campus e la Biglietteria itinerante.
VIP package nei palchi
C’è stato un tempo in cui i palchi dei teatri all’italiana erano veri e propri salotti in miniatura: luoghi dedicati alla socializzazione in cui si mangiava insieme, si giocava a carte, si fumava (oggi impensabile!). Fra un pettegolezzo e l’altro si assisteva allo spettacolo in scena.
Ovviamente oggi si vive l’esperienza del teatro in maniera completamente diversa: più attenta, più rispettosa, più concentrata. Ma questo non vuol dire che i palchi non possano più essere luoghi di condivisione.
Nell’ambito di Sferisterio Experience, la proposta del VIP Package colma proprio questo vuoto che si è venuto a creare: prenotando un intero palco da sei posti si acquista una formula esclusiva con parcheggio riservato, tour del teatro e catering durante l’opera (ovviamente nell’intervallo!).
Il VIP Package è scelto spesso dalle aziende, come esperienza di team building o come regalo.
Aperitivi sul loggione
Da anni lo Sferisterio è legato all’Istituto Marchigiano di Tutela Vini (IMT). Una collaborazione che ha impreziosito il programma del Macerata Opera Festival con una serie di proposte legate al territorio maceratese e ai suoi vini; in particolare il bianco Colli Maceratesi DOC Ribona, una riscoperta recente. Così, il pubblico internazionale che ogni anno anima Macerata può arricchire la propria esperienza di visita con un articolato programma che lega musica e vino, di cui fanno parte anche gli Aperitivi sul loggione.
Storicamente il loggione è il settore meno prestigioso di un teatro: quello dove i biglietti costano meno, chiamato dispregiativamente “piccionaia”. Ma in un teatro come lo Sferisterio il loggione ha un fascino particolare. Dal punto più alto del teatro si gode di un panorama splendido: lo sguardo spazia dai Monti Sibillini alle colline del maceratese, fino – nelle giornate più limpide – al Mare Adriatico.
Nelle date di spettacolo del Macerata Opera Festival si può iniziare la serata con un aperitivo: un piccolo gruppo di ospiti ha la possibilità di raggiungere il loggione con una passeggiata guidata, scoprire le curiosità legate alla storia dello Sferisterio e, al termine della visita, degustare le DOC marchigiane. Un momento sospeso fra il giorno e la sera, nel punto più raccolto di un teatro straordinario, in cui sorseggiare un calice di vino con un panorama impareggiabile davanti agli occhi.
Sferisterio segreto
Che atmosfera si respira a teatro alla vigilia di uno spettacolo? Come si allestisce un’opera all’aperto? Cosa prova un artista il momento prima di salire sul palcoscenico?
Dopo secoli, il teatro come luogo fisico continua ad affascinare e incuriosire. Lo Sferisterio segreto è un tour guidato nei luoghi off limits, quelli dove Pavarotti e Nureyev attendevano di entrare in scena: un viaggio alla scoperta dello Sferisterio in cui lo spettatore può guardare la platea dalla prospettiva degli artisti, incontrare tecnici e maestranze, ammirare da vicino il lavoro delle sarte e gli splendidi costumi di scena.
La visita, riservata a un piccolo gruppo di spettatori, è guidata dall’Associazione Amici dello Sferisterio e si può effettuare tutti i fine settimana del festival alle 18.00.
Opera iPad
Il Macerata Opera Festival dura poco meno di quattro settimane, a cavallo fra il mese di luglio e quello di agosto. Lo Sferisterio, però, si anima molto prima: i tecnici montano la scenografia, gli artisti iniziano a provare, le sarte imbastiscono i costumi. È una macchina che si mette in moto giorno dopo giorno, costruendo tutto ciò che vedremo sul palcoscenico la sera della prima.
Il backstage è la parte invisibile di un festival, un mondo chiuso fra le mura del teatro a cui hanno accesso solo gli addetti ai lavori. Questo fino al 2017, quando – all’interno di Sferisterio Experience – è nato il progetto di Opera iPad. L’obiettivo: cancellare le distanze fra spettatore e teatro grazie al digitale. Immagina di poter vivere in diretta la nascita di un’opera lirica sul palcoscenico dello Sferisterio: canto, costumi, scenografia… tutto ciò che accade dietro le quinte del Macerata Opera Festival, ma direttamente dal tuo smartphone.
Dal primo giorno di prove all’ultima data del festival, per cinque minuti al giorno, le puntate di Opera iPad vanno in onda live sulla pagina Facebook del Macerata Opera Festival: gli utenti possono seguire in tempo reale il direttore musicale Francesco Lanzillotta e la direttrice artistica Barbara Minghetti e sbirciare le prove degli artisti, assistere alle sessioni di trucco nei camerini, incontrare il personale tecnico al lavoro. I video, arricchiti da interviste in diretta, news e curiosità sulla produzione, vengono regolarmente salvati sulla pagina Facebook del Macerata Opera Festival per poter essere fruibili anche in remoto.
Opera Campus
Lanciato nel 2019, il progetto Opera Campus coinvolge gli artisti scritturati dal Macerata Opera Festival come cover dei cantanti protagonisti. Più di un laboratorio, più di una masterclass, una vera e propria esperienza di approfondimento interpretativo: per dieci giorni gli artisti studiano, insieme a due grandi Maestri, il ruolo che potrebbero trovarsi a ricoprire in caso di indisposizione improvvisa degli artisti in locandina.
L’azione di studio promossa da Opera Campus non ha come unico scopo la preparazione a un’eventuale performance sul palcoscenico dello Sferisterio. Gli artisti avranno occasione di esibirsi negli eventi del Festival Off che, spesso, escono dai confini della città, legando a doppio filo il Macerata Opera Festival al territorio marchigiano: nel 2019 gli artisti sono stati coinvolti nello spettacolo La Carmen del desiderio (andata in scena al Teatro Helvia Recina di Macerata, al Foro Annonario di Senigallia e in Piazza Aldo Moro a Monte San Giusto) e nei numerosi flash mob organizzati sul territorio. Impossibile dimenticare “Il mio regno per un carrello”, rappresentato al Centro commerciale Il Cuore adriatico di Civitanova, che ambientava le fosche vicende di Macbeth fra gli scaffali di un supermercato.
La supervisione è affidata al segretario artistico del Macerata Opera Festival Gianfranco Stortoni e al direttore musicale Francesco Lanzillotta.
Biglietteria itinerante
I nostri Luca e Manu e la cargo bike del Macerata Opera Festival. L’esperienza di Luca e Manu è raccontata qui
Per il Macerata Opera Festival il team di Cultura e Digitale lavora a ogni aspetto della promozione, dal web marketing alla comunicazione offline, dalle campagne di advertising al social media marketing. Un approccio che agisce su più fronti per catturare sia i clienti consapevoli (bisogno manifesto) che quelli potenziali (bisogno latente).
Tuttavia negli ultimi anni abbiamo voluto affiancare a questo approccio un metodo diverso, muovendoci – per una volta – in direzione opposta alla digitalizzazione delle vendite. Vale a dire: presenziare le fasi del bisogno latente facendoci trovare dove i potenziali spettatori passano le proprie serate. L’estate italiana è ricca di feste, fiere e iniziative all’aperto molto frequentate: un’ottima occasione per intercettare sia i turisti che i locals e offrire loro non un volantino, non un programma, bensì la possibilità di acquistare fisicamente un biglietto proprio lì, sul momento.
Come? Con la biglietteria itinerante: una coloratissima cargo-bike attrezzata per l’emissione di titoli di accesso, che si sposta sul territorio umbro-marchigiano nel periodo estivo.
Non tutti sono informati sul programma del Macerata Opera Festival: molti sono magari a conoscenza del festival, ma non sono abbastanza appassionati d’opera da pensare spontaneamente di cercare informazioni (o un biglietto). La biglietteria itinerante, che è parte integrante del progetto Sferisterio Experience, va a colmare proprio questo gap, presidiando i luoghi di aggregazione estivi e offrendo la possibilità di comprare velocemente un biglietto anche a chi non ha dimestichezza con gli acquisti online. Ancora una volta, insomma, il Macerata Opera Festival esce dallo Sferisterio per gettare radici nel territorio.
Conclusioni. Sferisterio Experience: un doppio scambio con il territorio
Il progetto Sferisterio Experience ha puntato negli anni a integrare il Macerata Opera Festival, spesso (e a torto!) guardato con soggezione, nell tessuto dell’offerta turistica locale. Oggi possiamo dire che il beneficio è reciproco: l’iniziativa non ha solo invogliato il pubblico di melomani – i cosiddetti turisti dell’opera – a scoprire il territorio, ma anche avvicinato all’opera un tipo di pubblico totalmente nuovo. Si è venuto a creare un nuovo modello di turismo culturale che lega musica, tipicità marchigiane ed esperienze esclusive in loco: come dicevamo, un’esperienza a 360 gradi.