
L’accessibilità digitale è una sfida ancora aperta per il mondo della cultura. Teatri, musei, festival e concerti hanno digitalizzato sempre più i loro sistemi di vendita, ma spesso senza considerare le esigenze delle persone con disabilità.
Con l’entrata in vigore dell’European Accessibility Act (EAA), il 28 giugno 2025, tutto cambia: le biglietterie online e i siti internet dovranno essere accessibili a tutti, senza barriere digitali.
Ma cosa significa concretamente per chi gestisce eventi culturali? Scopriamolo insieme.
Accessibilità e biglietteria elettronica: cosa dice la legge?
Fino ad oggi, in Italia l’accessibilità digitale era regolata dalla Legge Stanca (L. 4/2004), aggiornata con il D.Lgs. 106/2018, che impone obblighi solo alla Pubblica Amministrazione e alle aziende che forniscono servizi alla PA.
Ma le biglietterie di teatri privati, festival e musei? Nessun vincolo obbligatorio.
Con l’European Accessibility Act (Direttiva UE 2019/882), cambia tutto:
- L’accessibilità digitale diventa un requisito per tutti i servizi commerciali digitali, incluse le biglietterie elettroniche, i siti web e le app mobili.
- Musei, teatri, piattaforme di ticketing e portali culturali dovranno adeguarsi per garantire un’esperienza senza barriere.
- Sono escluse solo le microimprese (meno di 10 dipendenti e fatturato < 2 milioni di euro).
Attenzione alle piattaforme esterne! Chi usa sistemi di ticketing come Ticketone, Vivaticket o altri dovrà verificare che siano conformi alle nuove regole.
E non solo biglietteria: anche il sito web va reso accessibile
L’EAA richiede che l’intero ecosistema digitale sia accessibile. Questo include:
- Il sito web ufficiale del teatro, museo o festival.
- Le app mobili.
Attenzione: non basta installare un widget
Una domanda molto comune è: “Se installo un widget di accessibilità sul sito, sono a posto?”
La risposta è no.
I widget – quei tool che permettono di ingrandire i testi, cambiare i colori o attivare una modalità ad alto contrasto – possono aiutare, ma non sono sufficienti per garantire la conformità all’European Accessibility Act e alla normativa italiana.
Perché?
- Non correggono il codice sorgente del sito, dove spesso si annidano le barriere reali (come la mancanza di etichette per screen reader, errori nei form, struttura non semantica).
- Non sostituiscono le linee guida WCAG 2.1, che prevedono un’accessibilità integrata “by design”.
- Possono addirittura generare false percezioni di conformità, esponendo l’organizzazione a rischi legali.
Serve un approccio più completo:
- Audit approfonditi del sito.
- Correzioni nel codice.
- Scelte progettuali inclusive sin dall’inizio.
- Test con utenti reali.
Solo così si può parlare di vera accessibilità digitale e conformità all’EAA.
I requisiti principali per siti e app
- Compatibilità con screen reader e tecnologie assistive.
- Testi alternativi per le immagini, sottotitoli per i video, audio descrizioni dove possibile.
- Navigazione da tastiera e layout usabili anche da persone con disabilità motorie.
- Contrasti cromatici adeguati e testi leggibili.
- Pubblicazione della dichiarazione di accessibilità.
Quali sono le sanzioni per chi non si adegua?
Le conseguenze per chi non rispetta l’European Accessibility Act sono serie:
- Sanzioni fino al 5% del fatturato (l’Italia ha recepito la Direttiva UE con il D.Lgs. 82/2022, ma non ha ancora fissato l’importo esatto).
- Esclusione dal mercato italiano ed europeo.
Meglio muoversi in anticipo!
Biglietteria (e sito) accessibile: cosa cambia per teatri, musei ed eventi?
L’EAA stabilisce criteri di accessibilità chiari per la biglietteria elettronica. Ecco i principali adeguamenti:
1. Biglietterie online e app di ticketing
- Compatibilità con screen reader e tastiere alternative.
- Interfaccia semplice, navigabile senza barriere.
- Dichiarazione di accessibilità pubblicata sul sito o app.
2. Punti vendita fisici e self-service
- Terminali self-service accessibili con supporti audio per persone cieche e ipovedenti.
- Altezza regolabile per persone in sedia a rotelle.
- Interfacce touch con alternative per chi ha difficoltà motorie.
3. Siti web e app culturali
- Struttura semplificata, testi chiari, link comprensibili.
- Versione mobile ben leggibile.
- Accesso facilitato a tutte le informazioni pratiche sull’evento o la mostra.
4. Informazioni chiare sull’accessibilità degli eventi
- Sedi culturali e musei dovranno indicare percorsi accessibili e servizi inclusivi.
- Audio descrizione, sottotitoli e LIS per spettacoli e mostre.
- Testi in linguaggio semplificato per persone con disabilità cognitive.
Obiettivo? Garantire a tutti un’esperienza senza ostacoli, dal biglietto all’evento.
Accessibilità = nuova opportunità di partecipazione per eventi, musei e teatri
L’adeguamento all’EAA non è solo un obbligo, ma un’opportunità strategica.
Quante persone potrebbero acquistare un biglietto se fosse più accessibile?
Secondo studi di settore, migliorare l’accessibilità digitale potrebbe ampliare il pubblico del 10-15%, includendo:
- Persone con disabilità sensoriali, motorie o cognitive.
- Anziani con difficoltà tecnologiche.
- Famiglie con bambini che necessitano di percorsi facilitati.
Più accessibilità = un pubblico più ampio e diversificato, maggiore inclusione e più opportunità di partecipazione. Un’offerta culturale accessibile attira nuovi spettatori, fidelizza il pubblico esistente e può tradursi in un aumento della domanda complessiva, con un impatto positivo anche sulle vendite.
Cosa fare ora? Strategie per adeguarsi in tempo
- Mappare le barriere attuali nei sistemi di ticketing.
- Verificare la compatibilità delle piattaforme con le WCAG 2.1.
- Coinvolgere esperti di accessibilità per migliorare UX e UI.
- Integrare servizi inclusivi negli eventi e nei musei.
- Pubblicare la dichiarazione di accessibilità e pianificare gli interventi.
Il 28 Giugno 2025 è più vicino di quanto sembri. Agire ora significa evitare sanzioni e trasformare l’accessibilità in valore.
Conclusione: rendere la cultura davvero per tutti
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L’European Accessibility Act è una svolta per il settore culturale: non basta più digitalizzare la biglietteria, bisogna renderla inclusiva.
Musei, teatri e festival hanno oggi l’occasione di abbattere le barriere e costruire un’esperienza senza limiti per ogni visitatore.
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