In oltre 10 anni di carriera nel marketing culturale abbiamo lavorato con quasi tutti i sistemi di biglietteria, sicuramente con i più comuni in Italia.
Ne conosciamo i pregi ma anche i tanti limiti che, grazie ai teatri con cui collaboriamo, abbiamo avuto modo di portare all’attenzione degli sviluppatori che spesso hanno colto i nostri consigli implementando nuove funzioni o aggiornandone altre.
Nonostante i tanti passi avanti, però, i classici sistemi di ticketing non hanno ancora trovato il modo di includere in maniera strutturata il marketing tra i propri servizi.
Questo perché sono nati per rispondere a esigenze diverse da quelle del marketing (bisogni amministrativi, per fare un esempio): la loro prospettiva è distante dalla nostra e adattarla significherebbe stravolgere l’intero sistema.
Ma la necessità di creare un rapporto sempre più stretto e di codipendenza tra marketing e biglietteria è apparso ancora più chiaro con la pandemia: ricontattare chi aveva già acquistato i biglietti, ricordargli di utilizzare il voucher prima della scadenza, tenerli aggiornati su un calendario in continua evoluzione… tutto questo senza dei CRM performanti è costato uno sforzo di lavoro manuale che ci saremmo volentieri risparmiati tutti.